Serata fuori coi soliti due commensali; la scelta ricade su “La Falce”, finalmente sperimentiamo di persona questa famosa trattoria.
Senza prenotazione entriamo, ci accolgono e ci indicano un gran tavolo per 6, spazio in abbondanza per noi 3. Siamo al centro della grande sala, pochi altri tavoli sono impegnati; l’ambiente infatti è abbastanza tranquillo e silenzioso. L’interno del locale è semplice e curato; le uniche caratterizzazioni sono gli enormi lampadari ed applique in metallo scuro insieme a grandi quadri con dipinte scene di vita “rurale”.
Sul tavolo già ci sono i menù: cospicua scelta di primi e secondi tradizionali con gnocco e tigelle e numerosi intingoli. Discreta, la carta dei vini.
Al momento delle ordinazioni prendiamo bis di primi per 2 persone composti da tagliatelle al ragù e maccheroni al pettine e un tortelloni alla zucca burro e salvia.
Tagliatelle fatte in casa eccellenti per pasta, cottura e soprattutto ragù, gran piatto; maccheroni al pettine molto buoni e saporiti, forse un po’ troppo al dente, per i miei gusti. Tortelloni molto buoni e gustosi, cotti bene, spessore della pasta giusta. Quantità giuste.
Come secondo ordiniamo gnocco e tigelle per due con, oltre che i classici salumi, formaggi misti e stracotto di somaro. Abbiamo chiesto anche il friggione, purtroppo terminato.
Gnocco molto buono e poco unto, in pezzi né troppo piccoli né grandi; tigelle di medio diametro, poco spesse, mediamente croccanti, molto buone. I salumi sono composti da prosciutto crudo, pancetta, mortadella, ciccioli e salame, tutto molto buono. I formaggi, di 3 o 4 tipi, risultano freschi e buoni; stracotto di somaro discreto, un po’ troppo duretto.
Con due porzioni di gnocco e tigelle ci abbiamo mangiato in 3, anche se un commensale era a “regime ridotto”; a cestini vuoti la signora cameriera ci chiede se volevamo un rinforzo di qualcosa ma noi rifiutiamo, ormai sazi. Quantità abbondanti, dunque.
Dopo un po’ torna la signora e ci elenca i dolci; siccome sono tanti e abbiamo voglia di provare un po’ tutto ci facciamo portare un assaggio misto assortito: in un piatto ci vengono serviti cubetti di torte e crostate di vario tipo, rigorosamente fatte in casa, di cui non ricordo precisamente i gusti, però tutto mi è piaciuto molto, gran conclusione di serata.
Da bere abbiamo preso acqua naturale e lambrusco grasparossa in caraffa, mezzo litro, discreto.
Non ordiniamo altro e ci dirigiamo alla cassa dove il conto recita:
Coperto per 3 € 5,40
Tortelloni alla zucca burro e salvia € 8,00
2 bis di primi: tagliatella al ragù e maccheroni al pettine e gnocco e tigelle con salumi e formaggi € 34,00
Intingolo aggiuntivo di stracotto di somaro € 4,50
Assaggi misti dolci € 6,00
Acqua liscia € 2,20
Caraffa mezzo litro di lambrusco grasparossa della casa € 4,00
Totale € 64, 10 arrotondati a 64 che a testa sono € 21, 30 circa.

Esperienza molto positiva, i cibi ci hanno soddisfatto in pieno, a parte lo stracotto. Il prezzo direi è stato giusto, per quello che abbiamo mangiato. Il servizio, cortese e professionale, è stato un attimino lungo ma soddisfacente; ambiente piacevole e accogliente.
Ci tornerò senz’altro e lo consiglio sicuramente: 4 cappelli, consigliatissimo!

Consigliatissimo!!