E abbiamo tentato un weekend (meglio dire 24ore) al mare: direzione Rimini sabato notte.
Dopo aver passato la mattinata in bianco e sotto il sole rovente, dormicchiato e bevuto un buon vino bianco aromatico di casa nostra in riva alla spiaggia, decidiamo che abbiamo davvero fame .. quindi??? andiamo a trovare Massimo!

Era un pò che non tornavo ed ero reduce da qualche commento non troppo entusiasta (sabati sera affollati e con servizio frettoloso), ma andiamo uguale.
Fuori è stata attrezzata una verandina per poter mangiare all'esterno (unica pecca: quando c'è traffico, la veranda dà sulla strada/parcheggio rientrante e non deve essere il massimo), in una giornata come ieri, accaldati da 35 gradi di sole marittimo, si godeva della brezza. Un punto in più anche solo per la possibilità di stare in veranda in compagnia della sigaretta...

Arriva Massimo e chiacchieriamo su cosa mangiare quella sera e veniamo tentati con:
- triangolini ai fiori di zucca x2
- bigoli al radicchio x2
- libro aperto di controfiletto
- costine saporite
- verdure fresche&grigliate

Intanto arriva al tavolo 1 botiglia di acqua naturale, una gasata e il primo (di tre) lambrusco (prodotto e imbottigliato due km più in basso da dove stavamo cenando - Lambrusco di Casterlvetro a una gradazione strana: 11.5%).
Pane per l'apripista: pane casareccio, grana grattugiato e bruschettine all'olio&origano.
Subito dopo arrivano gnocchini fritti (un pò troppo unti per i miei gusti) accompagnati ad un tagliere di salutmi (cotto, salamino piccante e salame).

Una sigaretta (forse due) la prima bottiglia finisce. Arriva prontamente quella sostitutiva...

Una decina di minuti dopo ci viene servito il primo piatto del bis di primi: triangoli ai fiori di zucca.
In pratica sono triangolini ripieni di carne (tipo il ripieno dei tortellini) saltati in padella conuna crema di fiori di zucca - delicati e buoni. Ci viene lasciata al tavolo tutto il vassoio (quantitativo per almeno 3 persone - e noi eravamo 2!!).

Passano altri 15/20 minuti e arrivano i bigoli (sì, mangiamo lentamente e ci facciamo cullare dalla brezza&dalla calma del 22 di agosto - in fondo... che fretta c'è?!): particolari con il gusto marcato del radicchio. Io lo amo molto, ma tenete presente che la verdura non viene smorzata da nulla, ma solo condita per far prender corpo al piatto con una salsa che ricorda la panna "leggera" - niente male!! (ma gusto personalissimo in questo caso). Anche in questo vassoio rimane sul nostro tavolo fino alla fine - solito quantitativo per almeno una persona in più.
Un appunto: mentre la pasta dei triangolini è fatta a mano, i bigoli non sembrano altrettanto, ma un occhio di rigurdo è stato dato alla loro cottura: perfettamente al dente!

Ci prendiamo la riflessione tra primo e secondo spezzando per 30minuti buoni, poi ci facciamo portare le carni&i contorni.
Arriva tutto in un'unica tornata e la nostra tavola si presente con:
- un piatto con il "libro aperto" -> un controfiletto di almeno 500gr al sangue, scottato alla grigli (cottura su richiesta, vostra!!) con limone&insalatina di accompagnamento
- un piatto con una costa di maiale insaportita con pepe&peperoncino (su nostra richiesta) -> una decina di costine molto molto tenere
- un piatto di verdure miste -> funghi trifolati, asparagi, cavolo e peperoni
- un piattino di patate al forno
- un cestino di tigelle - parliamo di una decina senza sale (ottime per fungere da pane!!!)
- un piattino di prosciutto crudo -> sull'etto abbondante, ma un pò troppo grasso per i miei gusti

Commenti sul cibo: controfilitto morbido e una favola!
costine, come sopra,verdure media - parevano cotte tra vapore e un salto in padella, niente di eccezionale - abbinata tigelle non salate&prosciutto non male (visto anche quanto era saporito l'affettato, ma la qualità di quest'ultimo non era il massimo).

Finiamo la terza bottiglia di vino e abbandoniamo pieni un paio di costine e una parte del cavolo (che non è che faccia proprio impazzire).
Un lauto pit-stop per accompagnare gli ultimi bicchieri di lambrusco e lasciare tempo a chiacchiere con il proprietario e la figlia...

Ultima fase: il giro di dolci.
La cameriera arriva al tavolo con innumerevoli ciotoline di dolci - per la maggioranza mousse o creme - e ogni commensale decide quanti e quali vuole. La nostra scelta è caduta su di una crema catalana, una mousse di joghert con pezzi di melone e un assaggio di zuppa inglese. La mousse era una favola, la crema catalana non il massimo a detta della mia metà forchetta, la zuppa inglese bassa rispetto alla media, ma comunque gradevole da considerare che non viene solo "assemblata" in casa - le creme danno idea di essere quelle in polvere).
Un caffè + crema di limoncino a testa e davvero abbiamo finito per questa cenetta!! (arrivati alle 21:00 per andare via alle 01:00!!).
Prezzo finale: 20€ a testa - perchè il menu è sempre fisso, così come il prezzo!

Giudizio: si mangia bene, piatti tradizionali, ad un prezzo contenuto. Il vino è mediocre, ma si sposa bene con il cibo che viene servito (la scelta è solo tra biano o rosso fermo o frizzante - non esiste una "carta dei vini" o una selezione di cantine), il luogo è ambivalente: c'è spazio (immenso, perchè fresco di ristrutturazione e ampliamento locali all'interno) ma bisogna saper scegliere dove mettersi (veranda aperta, veranda chiusa da vetrate, interno piano terra o interno saletta privata - usata per feste&cerimonie.. a breve anche la cantina per punto di ritrovo e adibita più alla consumazione di un pasto leggero&veloce), altrimenti ne rischia anche la riuscita della cena, mis en place abbastanza consona: un calice per il vino, un bicchiere per l'acqua, piatto fondo&piatto sparso, forchetta/coltello (un altro arriva con la carne - quindi su necessità /cucchiaio con un tovagliolo di carta, la stessa usata per apparecchiare la tavolata!

Et voilà: io son tornata a casa contenta e soddisfatta.
Considerate, per dovere di recensore, che ieri sera eravamo pochi a tavola (contato una 20ina di persone oltre noi).

Alla prosssssssssssssssssssssima!

Consigliatissimo!!