Era da un po' che ci pensavo, tanto che avevo fatto la proposta in occasione della cena di Grog alla Cervetta lo scorso mese : perchè non andiamo a provare la Baccalata da Stefani? Purtroppo la cosa non ha avuto seguito con gli amici di GM e allora ho deciso di rivolgermi ai colleghi di lavoro : è stata un'adesione entusiasmante, 18 persone in tutto, me compreso,abbondantemente oltre il limite minimo di 10 persone richiesto dal gestore per questo tipo di cena speciale.
Arriviamo alle 20.30, e ci accorgiamo che nel locale c'è anche un altro gruppo di una quindicina di persone che ha ordinato invece la Maialata (una roba pantagruelica che prevede 12 (!) piatti differenti, dalle mezze maniche dal "Pcher" alle cotiche coi fagioli, al cotechino, alla lingua all'aceto balsamico, agli zampetti, gli ossibuchi, le costine eccetera, ad un prezzo peraltro contenutissimo di 26 euro). La nostra Baccalata invece, al costo di 28 euro, consiste in "sole" 7 portate, decisamente più leggere della Maialata e per questo motivo maggiormente gradite dalla nostra comitiva di ultracinquantenni.
Acqua e vino a volontà e potendo scegliere tra bianco e nero abbiamo optato per un gradevole Pignoletto dei colli bolognesi.
Cominciamo con le crocchelle, immediatamente spazzate via, crocchette delicate di patate e baccalà , ottime.
Si continua col risotto "Capo Nord",con baccalà , pomodoro, aglio, notevole, di gusto originale.
A seguire baccalà in umido con fette di polenta : ottimo l'umido, col baccalà sapientemente mantecato con verdure e spezie.
Arrivano poi i filetti di baccalà con fiordilatte filante,graditi a tutti.
Con una vera ovazione accogliamo poi il "Fritto della Nonna",frittelloni di baccalà cucinati all'antica, saporiti senza essere unti e pesanti, e anche di questi non sono stati lasciati prigionieri.
C'è posto anche per le panzanelle,sformatini composti da baccalà , verdure, erbette e salsina al basilico, veramente raffinati.
Terminiamo col baccalà arrosto con patate al forno, buono, ma forse un po' salato,inferiore comunque a tutto il resto.
Per tutti poi sorbetto, caffè, digestivo o grappa.
Ci siamo alzati da tavola senza grossi patemi : la cena, pur abbondante, è stata infatti abbastanza leggera, ad ulteriore merito al cuoco. A metà serata poi è venuto da noi il mitico Primo, titolare del locale, persona dai modi un po' ruvidi ma diretta e molto simpatica, tipo Ermes per intenderci, che ci ha letteralmente intimato di finire tutto quello che era nel piatto.
Una bella serata, ottima la cucina, notevole il rapporto qualità prezzo.
Da ripetere il prossimo inverno.
Imperdibile!!!
[tata]
16/03/2012