E’ un Lunedì sera caldo ed afoso di un caldo ed afoso ottavo mese dell’anno e decidiamo x una cena tra amici d’infanzia, come al solito in fretta e furia causa cronica disorganizzazione ed imminente partenza per l’estero di uno di noi.
Lunedì è una seratina abbastanza sfortunatina per una cena in quanto diversi locali sono chiusi per turno, è Agosto… ed io soffro terribilmente della Sindrome da Sabato del Villaggio (ergo non riesco a divertirmi appieno pensando al successivo giorno lavorativo).
Nella combriccola ci sono 2 aficionados del locale, esercitano il potere supremo della diarchia e senza indugi scelgono il posto rassicurati sul fatto che stasera non vi è il doppio servizio.
Soliti giri di aperitivi, soliti commenti sugli eventi di cronaca rosa ed alle 21 circa arriviamo… non c’è il consueto affollamento… bene… e così i 4 baldi giovani (d’na volta) in tenuta modello Riccione (inqualificabile) si accomodano all’interno. Siamo nella sala principale e le porte sono spalancate… bene.
Ordiniamo quindi arrivano le bibite: 3 margarita(s), 1 boccia d’acqua (non ricordo quante alla fine), 1 pistone di Cabernet Sauvignon Casillero del Diablo 2010 scelto perché relativamente giovane quindi relativamente meno impegnativo, visto il caldo generale ed il caldo endogeno del locale.
Il vino arriva (aperto) a temperatura ambiente… d’accordo che è un rosso fermo, ma la temperatura ambiente è quella del nucleo del sole! Secchiello con ghiaccio? Questo sconosciuto…
Con un po’ di mestiere va giù anche lui, certo che freschetto va giù un po’ meglio…
Nonostante il ristorante non sia imballato come al solito (una delizia per le orecchie), in un tavolo vicino c’è un gruppo di ragazzi nemmeno troppo giovani od immaturi che parla al volume della televisione di mio nonno… ma ‘sta gente perché urla alla luna? Che bisogno c’è, visto che il rumore di fondo è assolutamente normale? Mah… forse sto diventando vecchio, acido und sclerotico…
Arrivano quindi le cibarie:
- 3 palta reina (avocado con gamberetti in salsa cocktail)
- 3 anticuchos (spiedini di carne – forse cuore? – aromatizzata)
- 2 patate fritte
- 1 pannocchia
- 1 parillada (grigliata mista)
Ricordando la bontà di questa grigliata (peraltro inusuale, spesso a ciàp mèl quindi evito se non conosco), vista la iperfame proteica, vista l’ultima esperienza con il filetto non proprio esaltante… non ho dubbi e quindi attacco.
Nella grigliata vi è: bistecca di manzo, salsiccia di ninetto, braciola di ninetto, spiedino, costaiole di ninetto. La quantità è abbondante… perfetto.
Bistecca di manzo: buon sapore, poco grasso ma dura, troppo dura e troppo cotta. La finisco comunque, non è oscena, e mentre la gusto mi chiedo se il problema è nella cottura o nella carne… boh.
Braciola di maiale: normalmente nelle grigliate domestiche non la prevedo ma qui ho il ricordo di braciole insolitamente morbide e gustose, poche volte ne ho trovate di così gradevoli. Ma purtroppo nulla di tutto ciò, la braciola che mangio è nemmeno cugina delle sue omologhe sgnoffolate in passato: grande ma dura, stopposa. Passiamo ad altro.
Costaiole: anche qui il ricordo è bugiardo… questa sera le coste non sono in forma, non hanno seguito i consigli della prova costume quindi sono un po’ grassettine, carne moderatamente resistente al distacco dall’osso, gusto così così. Peccato, le altre volte erano veramente bbbbuone.
Salsiccia: non riesco a dare un giudizio completo perché ho appena fatto in tempo a sentirla quando il simpaticone che ho di fronte (riconoscibile dagli occhiali mod. Ruggeri nei Decibel, belli gli occhiali ma lofi lui) me la frega e la secca con 2 colpi di ganascia. Dal poco che ho percepito mi sembra tuttavia troppo aromatizzata (direi predominanza di vino).
Spiedino: la vera stella della serata… solitamente deriso e schernito come figlio di un Dio Minore, stasera si prende la rivincita. Bello ciunto, buono, carne cotta uniformemente, verdura ben cotta, cipolla con ottimo aroma ed a punte strinatine come piace a moi. Bravo Spiedino, la tua rivincita del nerd mi mette di buonumore.
Terminiamo il tutto con 2 caffè, dopo il conto scrocchiamo 3 mezcal che ci vengono gentilmente offerti all’uscita.
Sempre facendo eccezione alla mia politica sulle recensioni, ritengo opportuno inserire questa a distanza non siderale dalla precedente perché mi sembra che venga confermato il trend in calo della qualità complessiva della carne servita. D’accordo che non vi è nulla di immangiabile però, alla luce di come il Churrasco mediamente mi aveva abituato, credo che le prestazioni convincenti siano altre.
O forse sono stato particolarmente sfortunato io? Oppure la carne non è il massimo malgrado le aspettative del cuoco (in effetti, ad onor del vero, non è sempre uguale)?
Boh… sarà… comunque sia certe bucce di banana si possono evitare senza avere un sonar… il Cabernet Vin Brulè il 6 Agosto in un ristorante specializzato in carnazza? Mah…
Certo è che è la prima volta che mi capita la grigliata sottotono, le altre volte che l’avevo magnata era veramente molto molto buona… a pensare a ritroso c’è un denominatore comune, un personaggio presente le ultime volte… vuoi vedere che è lui che porta iazza?
Va quindi fatto un lungo respiro (afa pemettendo), un attimo di pausa (lilla pause) e via con gli aVguri… l’aVgurio è che questo locale torni al consueto buon livello!
Buono
[Tapparella]
10/08/2012
Il tuo modo di raccontare è sempre coinvolgente, ed ogni volta mi strappi un sorriso!
Amo il Churrasco, anche se manco da un po', e se mi dici che la "costa", che ho sempre considerato un cavallo di battaglia del locale, non è in forma non posso che fidarmi ciecamente.
Dai, speriamo che anche lei si possa riprendere...
Bravo, modenappassionato!