Splendida domenica mattina di sole, paesaggi innevati molto suggestivi e freddo pungente: uno scenario perfetto per gustarci (in tutti i sensi) i il nostro secondo GustaPremio, che questa volta prevedeva un pranzo o una cena per due persone presso il ristorante Il Castello di Verica.
Circa una settimana prima della data scelta telefono per effettuare la mia prenotazione, e il gestore mi comunica gentilmente che possiamo scegliere liberamente se andare a pranzo o a cena, specificando che a mezzogiorno solitamente offrono un menù tradizionale mentre la sera è presente anche la pizza come possibile scelta.
Il nostro buono premio era valido per un pasto per due persone così composto:
- 1 antipasto
- 1 primo
-1 secondo
- coperto
Decido quindi di prenotare un tavolo per due per il pranzo domenicale, e la mattina prescelta partiamo con tutta calma per goderci il bellissimo spettacolo offerto dalle nostre montagne appena imbiancate e rese quasi abbaglianti dalla luce del sole. In centro a Pavullo imbocchiamo una stradina in salita che ci porterà dritti fino a Verica e alla nostra meta, che si presenta come una tranquilla trattoria sulla strada, nel cuore di un paesino che offre un panorama mozzafiato e un freschino bello intenso, che ci fa venire ancora più voglia di fare il pieno di energie con qualche buona leccornia tipicamente emiliana.
Infreddoliti entriamo quasi di corsa nel ristorante, che è composto da un’unica ampia sala suddivisa in due zone da un separè di legno, subito all’ingresso si trova il bancone del bar, un tavolo da biliardo e qualche tavolino, nell’altra parte della sala ci sono invece il ristorante vero e proprio, con circa una quindicina di tavoli di piccole e medie dimensioni e apparecchiati in modo semplice con tovaglie di stoffa e di carta blu, e i servizi igienici (pulitissimi e ben curati), separati ulteriormente dalla zona ristorante mediante un altro separè.
Veniamo accolti da una gentilissima cameriera, l’unica persona di servizio presente in sala, che ritira il nostro voucher e lo consegna in cucina, dopo averci detto di scegliere liberamente il tavolo che preferiamo. Nella zona ristorante sono occupati solo altri due tavoli da due, e noi scegliamo un tavolino accanto ad una finestra per ammirare ancora i suggestivi scorci montani.
Quasi subito arriva nuovamente la cameriera, che inizia ad elencarci a voce il menù del giorno: per quanto riguarda i primi piatti la scelta è tra pasta e fagioli, tortelloni di ricotta e spinaci con pancetta, tortellini verdi allo speck, tagliatelle al ragù, tortellini in brodo o alla panna. Io scelgo quasi subito i tortelloni, che nel menù esposto all’ingresso del ristorante vengono presentati come una delle specialità della casa, oltre a gnocco e crescentine, mentre il mio moroso incuriosito ordina i tortellini verdi allo speck.
Non vengono menzionati gli antipasti, come ci verrà detto alla fine del pranzo per quel giorno non ne avevano in menù, così passiamo direttamente ad ordinare anche i secondi, tra le opzioni presenti pollo alla cacciatora, bracioline, grigliata mista di carne e spezzatino piccante tipo gulash.
Leggermente delusa chiedo se non sia possibile ordinare come secondo un assaggio di gnocco e crescentine, ma la cameriera mi comunica con un leggero imbarazzo che le hanno appena terminate, a seguito dell’ordinazione fatta poco prima dai clienti del tavolo accanto al nostro, ma che se avanzeranno delle crescentine ce le servirà al posto del pane.
Ordiniamo anche finocchi gratinati e patatine fritte come contorno (le altre possibili scelte erano insalata mista, spinaci o patate lesse), più una bottiglia di acqua frizzante e una caraffa da mezzo litro di Coca Cola.
Dopo un po’ di attesa arrivano i nostri primi, e concordiamo entrambi nel trovarli eccellenti e sicuramente fatti in casa: i miei tortelloni sono squisiti, sfoglia tirata leggermente spessa, ripieno equilibrato in un perfetto connubio tra ricotta e spinaci e condimento abbondante a base di pancetta croccante, burro fuso e radicchio saltato in padella. Io e il mio moroso ci scambiamo i piatti e apprezzo molto anche i tortellini, di piccole dimensioni e fatti con una sfoglia verde, ripieni di carne magra e saporita e anche essi ben conditi. Nel complesso siamo molto soddisfatti dei primi, anche se siamo concordi nel collocare i tortelloni al primo posto della classifica tra i due piatti.
Al termine dei primi attendiamo ancora un poco prima di ricevere i secondi: arrivano nell’ordine un cestino di pane (ovviamente di Verica), due vassoietti contenenti i due tipi di carne, due abbondanti porzioni di contorni, e infine un piattino con qualche crescentina: inizio proprio da queste ultime, che sono piccole e leggermente bruciate all’esterno, e piene di mollica non tanto cotta all’interno. Devo ammettere che non mi entusiasmano particolarmente, sono anche lievemente insipide, forse me le aspettavo diverse, mentre invece apprezzo molto sia lo spezzatino, davvero poco piccante ma saporito e gustoso nel complesso, reso più morbido dal suo sughetto di cottura che abbonda nel piatto, che le patatine fritte, fatte in casa, croccantissime e poco unte, e rese saporite da un condimento a base di sale Grosso e un trito finissimo di rosmarino .
Assaggio anche il pollo alla cacciatora trovandolo abbastanza morbido e saporito, ricco di tante verdure tagliate a pezzi piuttosto grossi, mentre i finocchi sono gratinati in modo leggero, con latte e parmigiano e senza salse o besciamella (per fortuna).
Al termine dei secondi la gentilissima cameriera ci propone di ordinare un dolce, dal momento che non ci è stato possibile avere l’antipasto: accettiamo volentieri lo scambio, ma purtroppo l’unica scelta possibile è tra un mascarpone a base di caffè e liquore e la zuppa inglese, e siccome né io né il mio moroso amiamo particolarmente i dolci a base di liquore, e il mascarpone in generale, a malincuore rinunciamo e ordiniamo solo due caffè.
La cameriera visibilmente dispiaciuta ci serve i caffè accompagnati da un piattino contenente qualche tartufino al cioccolato e alla ricotta (di pasticceria), e si scusa per le mancanze avvenute durante il pranzo, cosa che farà nuovamente quando ci recheremo alla cassa per salutarla e per chiederle se dobbiamo pagare eventuali differenze di prezzo tra il pasto consumato e il valore del nostro premio.
La ringraziamo calorosamente rassicurandola, infatti per noi è stato un pranzo molto piacevole e tranquillo, in un ambiente caloroso e familiare e con piatti semplici e gustosi appartenenti alla nostra cucina locale: mi sono limitata ai tre cappelli in quanto, non avendo ordinato né gli antipasti né i dolci, non abbiamo potuto assaggiare altri loro piatti oltre ai due primi e secondi, di buonissima qualità e gusto, né altre specialità della casa, come gnocco fritto, borlenghi e i vari tipi di carne alla griglia.
Tra i piatti provati il nostro GustaPremio personale va senza ombra di dubbio ai tortelloni alla pancetta, a chi si dovesse trovare in zona consigliamo vivamente un assaggio, anzi una porzione piuttosto abbondante per fronteggiare i primi rigidi freddi con una sufficiente scorta di energie…invece un grazie speciale va ancora una volta a GustaModena per averci doppiamente permesso di vivere una nuova esperienza gastronomica, accompagnata come sempre dall’emozione di scoprire un posto nuovo sul nostro territorio, dalla piacevolezza di sentirsi coccolati a livello gustativo e non solo, e dalla sensazione di relax estremo che può dare una tranquilla domenica in montagna a base di cibi buoni, piccoli locali caldi e accoglienti e neve ovunque ad ovattare anche il più piccolo rumore.
Consigliato!
[7bis]
11/12/2012
Peccato per alcune defezioni nel menù ...