Per festeggiare il mio compleanno n. 33 mia moglie aveva pensato ad un pranzo in centro a Bologna, ma vista la bufera di neve scatenatasi su Vignola e dintorni decidiamo per questa steakhause che ci incuriosisce fin da quando ha inaugurato.
Arriviamo verso le 12.45 e l’orario è quello giusto perché anticipiamo l’uscita degli studenti e dei tanti impiegati che lavorano nei paraggi. Il locale, a parte un paio di tavoli occupati, è infatti praticamente vuoto. E’ davvero bello: moderno nell’arredamento e nella concezione con il grande bancone al centro, i tavoli intorno e la cucina a vista.
Scegliamo un tavolo e ci accomodiamo. Lo staff è molto giovane (forse troppo…) e gentile. L’apparecchiata semplicissima: una tovaglietta di carta, bicchiere e posate. Per la piccola una gradita sorpresa: una scatola di pastelli con tanto di tovaglietta da colorare. Bravi!
Mentre mia moglie serve i tortellini alla belvetta (che quando ha fame non è mica tanto bionda) io inizio a sfogliare il menù. L’offerta è notevole: hamburger, hot dog, sandwich, diversi tipi e tagli di carne, fajitas e tanto altro.
Passa un po' di tempo ma nessuno viene a prendere la nostra ordinazione. Intanto iniziano ad arrivare altri clienti. Sono le impiegate degli uffici vicini che si fermano ad ordinare direttamente a banco. Di lì a poco cominciano a comparire i primi studenti, che prendono posto accanto a noi approfittando delle vantaggiose offerte a loro dedicate (menù per studenti, appunto).
A questo punto vado a banco anche io a chiedere se bisogna ordinare direttamente lì. Mi rispondono di no e che saranno subito da noi. Poco dopo infatti il giovane cameriere ci raggiunge con il suo palmare, pronto a prendere nota del nostro ordine.
Sono tentato dall’iniziare con le fajitas per poi proseguire con una qualche carnazza, ma il cameriere mi spiega che tutto quello che ordiniamo arriverà contemporaneamente. Decido allora per una barbecue ribs ( costine di maiale accompagnate da salsa bbq) con l'idea di prendere qualcos'altro successivamente, mentre mia moglie sceglie una cotoletta con prosciutto. Da bere una Pyraser media e un' acqua naturale.
E qui iniziano i problemi. Il bere non arriva. Il locale si riempe completamente e, agli altri clienti, inizia ad arrivare da mangiare. Dopo una mezz'ora un cameriere si ferma al nostro tavolo (sempre munito di palmare) e ci chiede cosa desideriamo. Lo ringraziamo e gli spieghiamo che abbiamo già ordinato.
Passa un altro quarto d'ora e un altro cameriere si ferma con lo stesso intento (e l'inseparabile palmare...). Iniziamo a spazientirci e gli comunichiamo che l'ordinazione è già stata presa 45 minuti prima.
Poco dopo si ferma il primo cameriere e ci chiede: "Ma non vi hanno ancora portato nemmeno il bere?". Rispondiamo di no e questo se ne va scossando la testa. Ti aspetti che in due minuti la tua birra e la tua acqua ti raggiungano e invece...
La situazione sta diventando grottesca. Vicino a noi siede una famiglia che incappa più o meno nello stesso problema.
Passa un altro po' di tempo e una ragazza, munita stavolta di carta e penna, viene da noi e ci spiega che l'ordinazione è stata persa... Mia moglie è incazzata come un'ape e vorrebbe darci su. Provo a mediare e chiedo quanto tempo ci toccherà aspettare. La ragazza ci promette di servirci subito e decidiamo di ripetere l'ordinazione.
Nel giro di 15 minuti arriva tutto. Entrambi i piatti sono accompagnati da discrete patate fritte. Le costine sono nella media mentre nella salsa barbecue a mio avviso prevale un po' troppo il gusto di ketchup. La cotoletta è anche lei nella media. La birra è buona.
Ci sarebbe posto per qualcos'altro ma non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di ricominciare l'odissea dell'ordinazione. Mentre aspettavamo abbiamo visto il locale riempirsi di gente, l'abbiamo vista mangiare tutta, pagare e andare via.
Al momento di saldare il conto la stessa ragazza della carta e penna, che intanto è tornata alla cassa (e che quindi è probabilmente legata alla proprietà), si scusa sinceramente di quanto accaduto e ci dice che il pranzo ce lo offre il locale. Provo ad insistere ma non ne vuole sapere.
Che dire? Esperienza al limite del traumatico salvata, almento in parte, dal bel gesto finale. Un gesto intelligente che mi porterà a concedere loro una seconda occasione. D'altra parte hanno aperto da meno di un mese e qualche difficoltà iniziale la si può (forse) anche perdonare.
Poteva andare meglio..
[joy]
01/03/2013