Da tanto tempo non sentivo l'esigenza di raccontare una piacevole esperienza "mangereccia", un po' perchè i locali frequentati sono sempre gli stessi, un po' perchè nessun posto nuovo provato di recente mi aveva colpito al punto tale da volerlo descrivere. In questo caso invece l'esperienza è stata altamente positiva, sia per il cibo sia per la splendida accoglienza ricevuta, dunque eccomi pronta a consigliarlo vivamente.
Si tratta di un piccolo locale vicino alla zona universitaria di Via Campi, specializzato in pietanze d'asporto e consegne a domicilio, nel quale però è stata ricavata una piccola e curata saletta con alcuni tavolini per chi volesse consumare il proprio pasto comodamente seduto. Il menù è stato pensato sia per chi ha voglia di provare una tipica specialità della cucina venezuelana, le arepas, sia per chi preferisce non tradire la cucina italiana ma ha comunque voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, e quindi nel menù sono presenti diverse tipologie di pizze, rotonde, giganti e al metro, farcite all'italiana o alla venezuelana, più diverse golose stuzzicherie, anch'esse pensate rispettando l'asse Italia-Venezuela ( crocchette di patate, olive ascolane, arepitas e platani fritti).
Arriviamo nel locale attorno alle 19.30 dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro e veniamo accolti da una gentilissima ragazza, che dopo averci chiesto se era la nostra prima volta nel locale, si offre di spiegarci le caratteristiche dei loro piatti principali e in particolare ci descrive come vengono preparate le loro farciture a base di carni speziate. E non c'è modo migliore per comprendere meglio un nuovo sapore che fare un assaggio diretto: vedendoci indecisi tra diverse alternative possibili la ragazza si arma di forchettine usa e getta e ci fa assaggiare tre differenti tipi di farcitura, cosa che apprezziamo notevolmente e che ci permette di scegliere le nostre arepas farcite, la mia è una Catira a base di pollo meciado e formaggio gouda, quella del mio moroso è una Pabeyon a base di carne meciada, fagioli neri, formaggio bianco e platano fritto. Non paghi, dal menù scegliamo una porzione di arepitas fritte e una di platano fritto accompagnato da formaggio.
Ci viene chiesto un nome per il nostro ordine, dal momento che il locale si è in breve tempo riempito, così come i tavolini per le consumazioni in loco, e i ragazzi addetti alle consegne a domicilio fanno avanti e indietro con mezzi metri di pizza e contenitori take away. Le arepas si presentano come morbide focaccine impastate con farina di mais e cotte su una piastra, sono pronte in pochi minuti e tutte le nostre porzioni vengono accuratamente impacchettate con un ulteriore gesto di attenzione per il cliente: sugli incarti viene scritto il nome del panino a mano in modo da non confondersi con le diverse farciture e ci viene consegnato il tutto da una gentile signora che ci spiega i contenuti in vari pacchetti in un misto di parole italiane e spagnole.
Corriamo a casa con il nostro vassoio perchè speriamo di gustarci tutto ancora ben caldo ( e magari la prossima volta ne approfitteremo per fermarci lì a cena): le arepas non sono grandissime ( per il mio stomaco sono perfette, magari per quello del mio moroso ce ne voleva una un pò più grande), ma sono riccamente farcite e davvero buonissime. Il mio pollo è speziato ma al contempo abbastanza delicato, e il formaggio gouda sciolto assomiglia molto ad una nostra morbida caciotta, nell'insieme davvero un gusto gradevole: assaggio anche l'arepa del mio moroso ed è buonissima e ancora più farcita della mia. Tra l'altro non so se ciò dipenda dalla cottura delle arepas, ma sul fondo del panino sembra esserci un leggero strato di polenta rappresa che facilita l'amalgama dei vari condimenti. Le arepitas sono invece simili come consistenza e fattura alle nostre crocchette di patate, sono tonde e schiacciate e farcite con pezzetti di formaggio che conferiscono al tutto un sapore vagamente dolce ma molto apprezzabile, niente di assolutamente stucchevole. Assaggio solo un boccone di platano, che non amo, incuriosita dal formaggio che lo guarnisce, e che assomiglia vagamente al nostro più famoso formaggio spalmabile in vaschetta, solo in versione più salata e meno morbida, diciamo è più facilmente sbriciolabile.
Siamo stati davvero soddisfatti della nostra cena "venezuelana", e abbiamo già notato tra le voci del menù alcune cose da provare in una prossima visita, come ad esempio il panino dolce di cannella o le pizze, che avevano un ottimo aspetto, farcite con gusti sudamericani, oppure le porzioni dei vari tipi di carni meciade vendute singolarmente, senza le arepas.
I prezzi sono a mio parere in linea con le abbondanti farciture dei panini, si va dai 2 euro per una arepa vuota ai 5 euro per quelle più farcite, le stuzzicherie costano quasi tutte 3 euro mentre i prezzi delle pizze variano in base alle dimensioni.
Mi sento di consigliarlo, oltre che per la bontà di quanto assaggiato, anche per la gentilezza e la cortesia di tutto il personale, sempre sorridente, e per la cura del locale, davvero apprezzabile. Per tutti questi elementi, nonostante sia una prima visita, a mio parere i 5 cappelli sono ben meritati.
Imperdibile!!!
[testapelata]
15/12/2013
pensavo che questo locale non avrebbe avuto grande successo, non per quello che propone, ma per la poca inclinazione ad avvicinarsi a cucine diverse che abbiamo, in genere, noi emiliani: sono stato smentito e questo mi fa piacere !!!!