Rientriamo da una vacanza meravigliosa in val di noto e alcuni amici ci invitano a cena nel deserto cittadino.scelgono la ruggera, centro che piu centro non si può. Non vado da almeno 10 anni.la storia di questa osteria ha visto passare come gestori il mitico adriano malavasi e successivamente la povera bruna musso.da almeno 15 anni è gestito da Anna, nativa di Lampedusa.Il locale è rimasto piu o meno invariato , perdendo la rusticita' che lo contradistingueva.
siamo in due.da una carta dei vini risicata e con i soliti , abusati nomi, ci viene proposta una bottiglia di Inzolia, di pochissima qualità. io prendo una pasta con le sarde, appena sufficiente, mia moglie una cotoletta, ottima.un gelato alla crema e rum chiude la serata.servizio volenteroso ma che risente della serata di riapertura dopo vacanze.quello che lascia stupiti è la somma 86 euro in due, sic...In sostanza un primo, un secondo e un dolce più una bottiglia in carta a 20 euro, fa un totale assolutamente sbilanciato a favore della ostessa.
Poteva andare meglio..
[testapelata]
01/09/2014