Mio suocero compie 75 anni e per festeggiare ci invita fuori a pranzo in un locale nel quale si era trovato molto bene poco tempo prima. E’ poco dietro la zona industriale di Pozza di Maranello ma è immerso in campagna; si tratta di una casa colonica ben ristrutturata al quale è stata aggiunta una ampia veranda con soffitto in legno ventilato e grandi vetrate che si affacciano su un giardinetto con giochi per bambini, recintato, che d’estate deve essere gradevole, anche se poco ombreggiato.
All’ingresso è esposta una Moto Guzzi Airone che si vede anche in una foto che spiega il motivo della denominazione del locale. Il tavolo è ampio ed è già pronto il seggiolone per il commensale più piccolo e nel giro di pochi minuti viene il cameriere per chiederci che vino vogliamo, scelta che rimandiamo a dopo che abbiamo deciso cosa vogliamo mangiare. Ritengo sia una domanda che non va fatta, dal momento che il vino si abbina al cibo… Come primi scegliamo una porzione di gramigna panna e salsiccia per i bimbi da dividere, due tortelli alle noci e due gnocchetti alle ortiche; purtroppo se si vuole optare per dei bis devono essere uguali per tutti i commensali. Le porzioni sono esagerate, veramente troppo, anche per locali dove non si vuole fare uscire i commensali con la fame. Gli gnocchi, non fatti in casa, sono buoni ma nel condimento c’è un abuso di panna; la gramigna è ben condita con generosi pezzi di salsiccia, i tortelli sono piaciuti ma io non li ho assaggiati.
Per secondo si va con una grigliata mista con patate fritte (anche qui viene servito un enorme piattone per metà pieno di patate fritte, per l’altra metà c’è un mezzo petto di pollo, un pezzo di salsiccia e un altro pezzo di carne di maiale, quindi poca varietà di carni) e tre porzioni di gnocco e tigelle con salumi ( salame, prosciutto, coppa e ciccioli), formaggi (due tipi di formaggi a fette di diversa stagionatura, uno tipo quartirolo, l’altro un misto pecora), ciotolina di lardo ed altra con marmellata di ciliegie. Il gnocco fritto è di pasta molto spessa e sazia, ma lo trovo buono, ottime invece le tigelle, con farina multicereali, grandi e morbide, delle vere e proprie crescentine. Nella norma i salumi, con una menzione positiva per il crudo. Rimane qualcosa nei cestini e non c’è posto per il dolce quindi una porzione di crostata con marmellata di prugne, 2 sorbetti e 4 caffè chiudono il pranzo. Da bere 2 bottiglie di acqua ed una di lambrusco, che con sorpresa vediamo essere un lambrusco mantovano, di spuma rossa e persistente di cui non ricordo la cantina, ma non meritava di essere ricordata. Divido il totale di 90 euro per 4 adulti, poiché i bimbi hanno condiviso solo un primo e sbocconcellato di qua e di là per i secondi.
Locale che si è riempito nel giro di una ventina di minuti senza che il servizio ne risentisse e che mi sento sicuramente di consigliare per gnocco e tigelle, un po’ meno per la altre cose che abbiamo provato dal menù. Toilette fredde e non curatissime, ma pulite.
Consigliato!
[testapelata]
22/02/2015