Tanti auguri a me, tanti a me … Come consolazione per il fatto che quest’anno il mio compleanno cade tristemente di Lunedì, carico moglie e bimbi e andiamo alla Quercia di Rosa.
Siamo in 4, l’ultima volta che ho messo piede qui dentro eravamo in 160 per festeggiare il nostro matrimonio, ma sono passati quasi 10 anni…
A prima vista non è cambiato nulla, gli arredi sono un po’ datati, ma il tutto è classico, elegante e soprattutto ben curato.
Il fatto che il locale sia diviso in salette ci rende la cena molto piacevole poiché ci ritroviamo a cenare da soli in un bel tavolo d’angolo con comode panchette imbottite e sentiamo solo la voce di altri commensali nell’altra stanza.
Io e mia moglie aderiamo all’iniziativa degli “Appuntamenti Gastronomici 2017”, mentre i bimbi ordinano dalla carta 2 bei piatti di tagliatelle al Ragù.
Da bere una bottiglia di lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo e 2 di acqua.
Ci vengono serviti i calici di franciacorta Rosé, previsti dal menù, accompagnati da stuzzichini offerti dal ristorante: ciccioli frolli, gnocchini fritti, polentine fritte. Tutto bene. I bimbi sono entusiasti.
Arriva l’antipasto: frittelle di baccalà. Buone e sostanziose. Il baccalà ha l’anima, cioè non è sminuzzato nella “colla”, ma lasciato intero, pastellato e fritto (queste sono le due scuole di pensiero).
Contemporaneamente vengono servite le tagliatelle al ragù dei ragazzi. A vederle fanno gola, bella porzione, pasta fatta a mano, ragù sostanzioso. Giudicando da come hanno lasciati i piatti sono state gradite.
Primo piatto: tagliolini carciofi e guanciale. Un buon piatto, leggero ma saporito in cui il carciofo è protagonista. Anche in questo caso la pasta era fatta a mano e si sentiva.
Secondo piatto: filettini di maiale avvolti nella pancetta con una riduzione di aceto balsamico e uvetta, serviti con pomodorini al forno e patate. Un secondo veramente di alto livello, servito in una porzione fin troppo abbondante. Semplice e gustosissimo nel rispetto dei sapori del territorio.
Arriva il carrello dei dolci: un tiramisù per mia moglie e una panna cotta con fragole e more per me.
Anche i bimbi scelgono una panna cotta e una crema pasticcera, entrambe con more fragole e mirtilli in abbondanza. I dolci dei bimbi sono fuori menù.
Niente caffè, qualche chiacchiera con la gentile proprietaria e, sazi e soddisfatti, ci avviamo verso casa.
Il conto è stato di 130 Euro e comprende: 2 menù da 35€, 1 bottiglia di Vigna del Cristo, 2 Tagliatelle, 2 dolci dal carrello e 2 coperti.
Qualità alta, prezzi non economici, ma in linea con lo stile e l’eleganza del locale, cucina tradizionalissima con qualche sprazzo di creatività che non guasta, servizio pronto, garbato, cortese e per nulla freddo e distaccato.
L’iniziativa degli appuntamenti gastronomici qui è ben interpretata, con un menù economico e di gran sostanza.
Una gradevole conferma per un locale che in questi ultimi anni, per ammissione della proprietaria, sta dedicando sempre più attenzione all’intimità della sala e al menù alla carta, rispetto all’organizzazione dei matrimoni e i dei grandi banchetti che hanno reso famoso il locale negli anni passati.
4 cappelli!
Consigliatissimo!!
[joy]
01/03/2017