Non so se avete notato, ma stiamo subendo un’invasione pacifica dei ristoranti “Pizzikotto”, ormai presenti a Carpi, Sassuolo, Scandiano, Reggio, Modena e Vignola, che riportano nell’insegna la dicitura “pizzeria” e “lifferia”.
Avendo ben chiaro cosa una pizza, ma essendo ancora in alto mare su cosa sia un “liffo”, facciamo sosta proprio nel locale di Vignola, nel tentativo di schiarirci le idee.
La sala è molto grande e, nonostante sia domenica sera, i ragazzi non faticano a trovarci un tavolo per 4.
C’è comunque molta gente di tutte le età. La sala è un po’ rumorosa, ma nulla di insopportabile, arredata con stile e originalità: ci sono lampadari “in gabbia”, damigiane di vetro appese, container usati come pareti separatorie, luci e faretti ovunque.
Il menù è scritto sulla tovaglietta, quindi ci mettiamo all’opera per scegliere fra le numerose proposte.
Il tema principale è la pizza, divisa in 3 catergorie: le classiche, le napoletane (un po’ più alte e sostanziose) e le speciali chiamate “proposte del Kuore”.
Dal menù traspare una certa attenzione per gli ingredienti, indicandone la provenienza (caciotta del nostro appennino, origano di montagna, prosciutto di parma, …) cosa che va molto di moda, anche se non sempre corrisponde ad una effettiva qualità della materia prima.
Per chi non volesse la pizza c’è una limitata scelta di “ panzerotti” gourmet (interessanti), di primi piatti, di insalate e anche qualche secondo piatto.
Noi siamo per la pizza e ordiniamo:
1 salsiccia (6.80 €)
1 Margherita (5.20 €)
1 Marlon Brando, metà calzone e metà con gorgonzola, salame piccante e spinaci (8.60 €)
1 Fufi, con pasta di salame, pomodorini, salame piccante, origano di montagna (9.50 €)
Solo la Fufi era nella lista delle “napoletane” quindi con la pasta un po’ più alta, ma molto lontana dall’essere napoletana, mentre la Marlon Brando era fra le proposte del kuore.
Da bere:
2 acqua (gas e nat) da 0.5 (1.5 € l’una)
1 birra Poretti 4 Luppoli da 0.5 l (4.80 €)
1 Birra Poretti 6 Luppoli, rossa da 0.3 l (3.80)
Ho dedicato particolare attenzione nell’indicare i prezzi, in modo da evidenziare immediatamente il principale problema di questo posto: è un po’ caro.
Peccato perché le pizze classiche non sono male, anche se sottili per i miei gusti e senza nulla di esaltante, ma i bimbi l’hanno finita con gusto.
La “Fufi”, ovvero quella “napoletana” di mia moglie, era davvero buonissima, anche se un po’ unta e, ripeto, molto lontana dalle napoletane vere e, sottolineo, è costata 9.50 Euro, pur essendo in sostanza una pizza alla salsiccia e salame con origano.
La mia Marlon Brando aveva ingredienti molto buoni, ma non era molto condita e comunque risultava abbastanza ordinaria. Inoltre, essendo per metà un calzone, era molto piccolina di diametro e mi è rimasta fame. Gli ingredienti dei condimenti comunque sono di qualità un po’ superiore alla media.
La birra è discreta, certo piuttosto commerciale e anch’essa non proprio economica… anche se mi piacciono queste misure di 0.3 l e 0.5 l al posto dei classici 0.2 e 0.4.
Stesso discorso per l’acqua Lauretana in bottigliette di vetro da 0.5, visto che costa 1.5 Euro che diventano 3 Euro al litro.
Si paga il servizio a 1 € a testa. Se si pensa alla tovaglietta di carta e al tovagliolo di carta parrebbe fuori luogo, ma credetemi che questo è la spesa più giustificata visto che i tempi sono stati incredibilmente veloci anche a locale pieno e i ragazzi di sala sono efficientissimi e gentili.
Alla cassa ci siamo trovati a spendere 45.70 Euro per 4 pizze piuttosto nella norma, acqua e 2 birre (1 media e 1 piccola). In altre pizzerie classiche, in zona Vignola, saremmo stati sotto i 40 Euro e forse non mi sarebbe rimasta fame.
E pensare che dall’organizzazione che sta alle spalle del Pizzikotto sarebbe lecito aspettarsi una gestione degli acquisti che volta ad una diminuzione dei prezzi, invece l’effetto sortito è l’esatto contrario.
Certo, non siamo finiti in bancarotta, ma visto che le alternative di qualità a più buon mercato non mancano, credo che terrò in considerazione questo “Pizzikotto” e tutti gli altri suoi “fratelli” sparsi per il nostro territorio, solo per il servizio veloce e perfetto nonostante il locale è pieno, caratteristica questa che rimane il vero punto di forza del locale.
E pensandoci, non è poco.
Buono, 2 cappelli, perché non ho trovato sufficienti motivi per consigliare il Pizzikotto e preferirlo ad una più tradizionale pizzeria.
E comunque non ho ancora capito cosa sia un “liffo”…
Buono
[aristarco]
13/12/2017