Siamo capitati in questo locale seguendo per la prima volta, in modo scientifico, le indicazioni di GM.
Appena arrivati in via donzi ci siamo chiesti se il locale fosse nuovo o no, poiché c'eravamo già stati circa un anno prima, senza rimanerne assolutamente entusiasti. Con ancora questo dubbio ci sediamo esattamente nello stesso tavolo di un anno prima.
Il locale è molto semplice ma curato con gusto, due sale non troppo grosse in cui ti accomodi subito come a casa.
Dopo poco arriva il titolare , che ci elenca in breve quelli che sono i piatti del giorno, ed ancora più brevemente optiamo per il tris di primi. Lui è stato convincente, ma nelle orecchie avevamo ancora i consigli degli altri gusta modenesi, quindi la cosa si è risolta in poco. In più generalmente apprezziamo quei posti dove hanno il menù del giorno, o una scelta ridotta a poche robe, perché questo è una maggior garanzia di freschezza e di cura nella preparazione. Anche per il vino ci lasciamo consigliare da lui, che ci propone un sangiovese decisamente buono e con un aroma corposo (è passato qualche giorno, ed anche la casa è andata nel dimenticatoio).
Dopo un'attesa ragionevole (segno che la pasta non è precotta) iniziamo con un tris di lasagnette alle verdure, spaghetti alla chitarra speck e porcini, e rigatoni al torchio salsiccia e zucca.
Dopo la prima forchettata ci sparisce il ricordo di un anno prima: decisamente la gestione è cambiata.
Se gli spaghetti sono notevoli, le lavagnette sono meravigliose, ma è in particolare con i maccheroni che ci si muove dentro un emozione che solo pochi locali suscitano. Se le ricette sono piuttosto casalinghe, l'equilibrio tra i sapori e la qualità degli ingredienti non è proprio roba da tutti i giorni. Non troviamo traccia di panna, burro o altre pesantezze che servono a “dare corpo”. Data l'abbondanza delle porzioni i primi non finiscono immediatamente, ma vista la bontà durano troppo poco.
Continuiamo con una (una in due) tagliata all'aceto balsamico accompagnata da delle patate al forno, ed anche qui risulta difficile rendere giustizia ad un piatto che, almeno come nome, quasi tutti i ristoranti fanno, ma che quanto a qualità… beh, magari in molti lo preparassero così!
Scambiamo altre due chiacchiere con il titolare, che ci convince a prendere anche il dessert, cosa che generalmente non facciamo (rispetto al dolce preferiamo generalmente concentrarci sul salato). Prendiamo unXXXXXXXXXX, ed una torta Barozzi con la panna. Passi Silvia, che essendo di Parma sta iniziando ora a conoscere bene la cucina modenese, ma Marco una barozzi così, un tale trionfo, non l'aveva mai assaggiata. Il tutto ci viene accompagnato da una bottiglia di ottimo nocino lasciata intera sul tavolo, a nostra disposizione.
Rimaniamo piacevolmente a mangiucchiare e bere, facendo due chiacchiere con il titolare e la cameriera (una vecchia compagna di università di Marco), come se fossimo amici da tempo, e ad un certo punto ci sembra quasi sia così.
Menù casalingo, atmosfera modenese, clima familiare, e cucina superba. Se già eravamo decisamente orientati verso una votazione alta, al momento di pagare, ogni dubbio viene spazzato via: 25 € a testa!!! Considerata la piacevolezza del locale i 5 cappelli ci stanno tutti.
Come se non bastasse, mentre andiamo verso la macchina, ci accorgiamo di camminare leggeri come se avessimo mangiato un'insalatina. Non solo ci torneremo, ma speriamo anche di farlo al più presto.
Imperdibile!!!
[gnoloso]
18/01/2008
ciao a presto..