Ho scoperto questo agriturismo quasi per caso, anche se erano diversi anni che, passando di lì in mountain bike, mi dicevo che prima o poi ci avrei fatto una capatina, per provare.
Mi ha colpito, quel giorno, l'arco che è stato messo da poco all'ingresso della strada che porta al locale, un arco di legno che fa molto "bucolico".. a me queste cose fanno andare in brodo di giuggiole. Però, quella sera, la nostra meta era in realtà Cà Cerfogli, non avevo ancora avuto l'occasione di visitare la nuova location del ristorante, ed erano anni che non lo frequentavo, a parte fermarmi al bar Monteverde (ex-Cerfogli) per l'immancabile pausa caffè nei miei pellegrinaggi a Sestola in bici, perchè solitamente quando arrivo ad Acquaria, ho bisogno di una ricarica veloce!
Comunque, nel primo pomeriggio ci fermiamo,appunto, da Cà Cerfogli per prenotare un tavolo da due, ma la signora ci dice che non c'è posto. Naturalmente. Ricordo che trovare posto da Cerfogli è sempre stata un'impresa da Titani. Facciamo un giretto a Sestola nel pomeriggio, e decidiamo di buttarci in una nuova esperienza culinaria, anche se di solito, quando io e il mio moroso tentiamo un nuovo locale, solitamente siamo piuttosto sf**ati!!!
Così, al ritorno, ci fermiamo in questo Agriturismo Casa Gianino, e dal momento in cui varchiamo il già citato arco, i miei occhi non si danno tregua, osservano, incantati, la struttura, il panorama, i dintorni. Noto che nell'ampio parcheggio, ci sono diverse auto con la targa di altre città, Torino, Vicenza, Padova e sono sempre orgogliosa quando il turismo dell'appennino tosco-emiliano e così gettonato.
Osservo la graziosa scaletta che porta al rustico in sasso, mi delizio con l'ingresso al cortiletto interno (sempre ad arco, ma in sasso, sovrastato da una tettoia, con un pesante portone di legno aperto), noto la pigrizia dei cani che rimangono accovacciati e imperterriti nonostante l'ingresso di due sconosciuti, mi soffermo a guardare oltre l'altro arco, posto esattamente di fronte al primo, quanto verde ci sia in questo luogo meraviglioso. Ci sono dei tavolini, sotto una tettoia, a fianco del cortiletto e noto anche uno splendido forno a legna, sempre in sasso. Noto delle graziose faccine scolpite nel sasso delle pareti. Ci sono fiori ovunque. Ci accoglie una ragazza giovane e sorridente, ci chiede se abbiamo prenotato, le diciamo di no. Allora ci rassicura che ci farà preparare il tavolo. Ci apparecchia in una sala tutta per noi. L'interno del locale non è affatto da meno, tutto in sasso, soffitto in legno con le travi a vista. C'è un piccolo ingresso con una reception, sulla destra la sala dove ci fanno accomodare, in sasso, con il camino. Tutto è così accogliente che mi viene voglia di non andare più via. Di fronte alla reception c'è una scala che porta, suppongo, alle camere, anche perchè continua a salire e scendere gente. Più oltre, intravedo la cucina, poi c'è un'altra porta che porta ai bagni, e ancora, un'altra saletta, sempre col camino in sasso, ma con le pareti inmbiancate di un caldo color panna. I bagni sono sempre in stile rustico, molto curati e, soprattutto, puliti.
Mentre aspetto la pappa, decido di fare un giro nei dintorni e scattare qualche foto. C'è un cortile esterno con delle sdraio, delle sedie e dei giochi per i bambini, prati che si perdono nei boschi circostanti, un cane bianco e sornione che ricorda Bell di "Bell e Sebastien".. Faccio il giro della casa e resto sempre più colpita da quanto sia curato e al tempo stesso naturalmente incantevole questo casale. Torno dentro, un ragazzo gentile che ha notato il mio interesse mi consegna una brochure dove leggiamo che l'antico borgo, un tempo era un convento, che le camere una volta erano appunto, le celle del convento, che le sale ristorante sono tre, in più c'è un'ampia sala riunioni che può ospitare 40 posti, che quasi tutti i piatti sono realizzati con i prodotti dell'azienda agricola (latte per la produzione di formaggio, carni bovine, ovine e bianche).
Ordiniamo da bere. I prezzi dei vini sono veramente economici, così ci trattiamo bene e ordiniamo un vino barricato ottimo, io ne posso bere poco, ma apprezzo il gusto particolare di questo rosso fermo. Arrivano gli antipasti: degli gnocchini fritti ottimi, per niente unti, con salumi e formaggio grana. Non posso mangiare i salumi, ma il mio moroso approva alla grande. Di solito il grana non è che mi piaccia molto.. Anzi spesse volte ne faccio a meno anche sulla pasta. Ma il mio ragazzo mi suggerisce di assaggiarlo perchè è squisito. In effetti si sente che lo fanno loro. E'.. diverso. tenero, gustoso ma delicato. Si scioglie in bocca, si avverte la freschezza del prodotto. Lo faccio fuori tutto!
Arrivano dei tortelli che ci vengono serviti in un vassoio. Sono ottimi, delicatissimi, abbondanti. Sono piuttosto grandi, verdi e bianchi, la pasta è cotta e spessa al punto giusto. Ci chiedono se vogliamo il bis. Ci serve sempre la stessa ragazza, cortese e sorridente, attenta ma non invadente. Decidiamo di trattenerci per avere lo spazio sufficiente ad assaggiare tutto.
Arrivano dei maccheroncini al torchio deliziosi, con un sughino di guanciale che è una favola, la carne è tenerissima e il sugo saporito. I maccheroncini sono cotti al punto giusto. Siamo contenti di non aver ecceduto con i tortelli. Anche stavolta ci chiedono se ne vogliamo ancora. Siamo tentati, il mio ragazzo non riesce a dire di no. Sono troppo buoni.
Secondi: scaloppine ai funghi deliziode, la carne si taglia con la forchetta, è morbidissima, i funghi sono particolarmente buoni, delicati e anch'essi si sciolgono in bocca. Ci portano dell'insalatina di campo che purtroppo non posso gustare, per la gioia del mio fidanzato che la secca!
Ma non è finita: crescentine (piccoline e leggermente alte, non secche, proprio come piacciono a me), e un piatto stracolmo di cinghiale in umido, talmente bello a vedersi che gli faccio una foto! La carne è ottima, delicata, non ha quel gusto di selvatico che a volte prende il cinghiale. Il sugo è lievemente piccante, ma non troppo. Non infastidisce neppure il mio moroso, che, di solito, non tollera i sapori piccanti (io invece ci vado matta!).
Ragazzi, sono talmente piena che scoppio, ma non posso fare a meno di finire la carne, che è tenera e davvero gustosa.
Ci portano via i piatti, non prima di averci chiesto se vogliamo altre crescentine e altro cinghiale, e portano un vassoio di torte. Una con le nocciole e i tocchettini di cioccolato, l'altra è una crostata all'albicocca. Anche in questo caso la pienezza non mi impedisce di apprezzare. Entrambe sono buonissime (e dire che la crostata di solito non mi fa impazzire..).
Ci portano il caffè (solo per uno) e ora non ricordo bene, è passato un mesetto e non potendo gustarne, certi particolari mi sfuggono in fretta, ma mi pare di ricordare che ci abbiano messo sul tavolo alcune bottiglie di distillati artigianali (nocino, laurino..) Chiederò al mio ragazzo, che ha avuto modo di apprezzarli, e vi darò conferma.
Qui il prezzo fisso è di 20 € a cabeza, escluso il vino. Noi abbiamo speso in tutto 52€, perchè il barricato era il più caro della lista, 12 €, appunto. Credo fosse Barbera..ma anche in questo caso non ne sono certissima, scusate. So solo che era squisito! Il menù è sempre fisso, i piatti variano di volta in volta, sono comunque sempre piatti tipici montanari, i cui prodotti per la maggior parte provengono dalla loro fattoria, comunque troverete sempre il cinghiale in umido e le crescentine, i gnocchini con il loro formaggio e i salumi.
Che dire? Naturalmente ve lo consiglio, anche per fare un giretto nei nostri monti (ma non solo). Sono certa che apprezzerete la particolarità del luogo, l'amenità del borgo, la cortesia dei ragazzi e soprattutto la prelibatezza e genuinità della cucina!
Lo trovate sulla strada che da Pavullo va verso Acquaria,sulla sinistra (dopo la Rovinella, quando si ricomincia a salire).
Alla prossima mangiata!
Imperdibile!!!
[gi]
29/05/2008