Venerdì sera grigio grigio, l'estate deve ancora fare capolino e cade una fitta pioggerellina che rende il mio altalenante umore peggiore del solito.
C'è da dire infatti, che dal mio punto di vista la serata non era di certo partita sotto i migliori auspici.
La mia morosa, pur sapendo che non sono amante della cucina messicana, argentina, etc.. aveva usato uno dei suoi sporchi trucchi (tipo Dick Dastardly), per costringermi ad accettare di andare a mangiare al Churrasco; il quale, a parte la premessa che non amo il piccante, onestamente è un locale che, nonostante la fama di cui gode e le buone recensioni, non mi aveva mai attirato particolarmente. Se devo essere sincero l'idea che un ristorante nelle serate dei fine settimana faccia “matematicamente” i due turni me lo ha sempre reso antipatico.
Sommando quindi alla pioggia ed alla scelta del locale, una brutta giornata al lavoro, credo di aver reso bene l'idea del perché l'altalena del mio umore stesse pericolosamente oscillando verso “cattivo”…
Beh, fatte le dovute premesse passiamo alla resa dei conti: siamo in sette (2 uomini e 5 donne) e la nostra prenotazione è per il “primo turno”, quello delle venti, quindi verso quell'ora giungiamo all'ingresso. Da fuori il locale si presenta meglio che all'interno, dove si cerca di ricreare un ambiente solare, cosa che però riesce a metà, costretti nelle mura dello stabile.
Arrivati al nostro tavolo troviamo la prima (ma poi si rivelerà essere anche l'unica) grave mancanza della serata. Seppure avessimo prenotato per otto, ci viene assegnato un tavolo con sei coperti. La tavola è sufficientemente grande e stringendoci un po' riusciamo a ricavare un posto e con la solerzia del cameriere nel ri-apparecchiare, l'imprevisto è immediatamente solo un ricordo.
Guardandomi attorno mi rendo conto che i commenti che mi erano giunti all'orecchio erano veritieri, i tavoli sono molto ravvicinati e l'ambiente tende a rimbombare, per nostra fortuna però nella nostra zona non vi è nessuna tavolata particolarmente rumorosa.
Ci vengono portati i menù che però praticamente non apriamo neanche, della nostra compagnia gli unici che non sono mai stati a mangiare qui siamo io e la mia dolce metà (chissà come mai…), quindi ci facciamo consigliare dagli altri che, conoscendo a meno dito i quantitativi delle porzioni, ordinano: tacos e salse per cinque, grigliata mista per cinque e patatine fritte come se piovessero.
Da bere prendiamo un litro di sangria e tre bottiglie di acqua. Io personalmete avrei preferito assaggiare una qualche bottiglia di vino tipo “sangre de toro” o altro, ma essendo l'unico a sentire questa necessità mi sono adattato alla maggioranza.
I tacos non erano male, ma io non dovrei neanche commentarli, di cinque salse ne ho assaggiate solo due. Mi sono tenuto alla larghissima da quella verde e rossa che tra un po' mi rendeva l'unico uomo della compagnia, il colorito assunto per qualche secondo dall'altro ragazzo al tavolo mi ha preoccupato e non poco…
Sulla grigliata invece posso ben dire la mia! Le ragazze, come era prevedibile, si sono abbuffate di tacos e quando è stato il momento della carne con una salsiccina ed un pezzetto di filetto erano già sazie. Io che invece mi ero tenuto mi sono sbaffato: un filetto e mezzo (superbo!), una bistecca (un po' stopposa), due salsicce (buone) e tre costine (ottime). Peccato solo berci dietro la sangria, un bel rosso corposo avrebbe reso tutto ancora migliore. Buone le patate.
Devo dire che fino a questo punto la tanto temuta "premura di allontanarci" non si era fatta notare; se non fosse che, non appena finito di sparecchiare, il cameriere anziché chiederci se volevamo qualcos'altro, ci ha domandato se poteva portare il conto ed i caffè...
Caffè non consumati, ma un mescal io me lo sono tracannato. Giusto per non far fare al cameriere tutta la strada solo per portarci lo scontrino…
Il conto, comprendente oltre a tutto quello già citato due margaritas, è stato di 20,50 euro a testa.
Direi che la decisione al momento di ordinare di affidarci a coloro che erano in possesso di maggiore esperienza sia stata decisamente premiante. La spesa vista la quantità e la qualità del cibo è stata ottima (anche se sicuramente non bisogna dimenticare che su sette persone cinque erano donne e che ne servono almeno due e mezzo per mangiare la carne che ho mangiato io…), il che mi avrebbe portato a dare una valutazione di tre cappelli. Ma sommando comunque a tutto questo i turni, la premura per il conto e soprattutto la tavola apparecchiata per sei, mi devo fermare a due.
Direi quindi che da una parte i miei pregiudizi sono stati spazzati via, ma dall'altra hanno avuto piena realizzazione. Mi sento quindi di consigliarlo a chi ama questo genere di cucina, ma personalmente mi fermo al buono!
Buono
[Goloso]
01/07/2008