Questa recensione a dispetto delle solite che faccio, non contiene nulla di storico perché siamo in provincia di Bologna e non so dove potermi informare.
Sono capitato in questo locale un mezzogiorno. Rientravo dall'Ikea con mia moglie ed essendo quasi ora di pranzo, decido di infilarmi nel primo locale che capita. Ordino alla mia consorte di guardare ai lati della strada le insegne mentre io mi concentro sui cartelli segnaletici stradali. Siamo sulla Bazzanese, in zona Crespellano, ad un certo punto vedo il tipico cartello blu con le posate incrociate con scritto sotto “TRATTORIA - PER MUFFA” proseguo oltre ma non trovo la deviazione per questa strana frazione, ad un certo punto incontro una rotonda e torno indietro e vedo un altro cartello simile che cita: “RISTORANTE - PER MUFFA”. Penso, forse noi modenesi abbiamo un concetto diverso della trattoria rispetto ai bolognesi, se vieni da Bologna è una trattoria, se vieni da Modena è un ristorante….strano. Proseguo e trovo l'indicazione a sinistra per Muffa (venendo dalla parte opposta non era segnalata). Giro e vado avanti per un chilometrino, poi a destra cartello che mi indica “DA CHECCO Â? PIZZERIA RISTORANTE”. E anche qui mi chiedo se chi ha applicato tutta la segnaletica avesse le idee chiare sul tipo di locale che stesse pubblicizzando.
Arriviamo in loco, il 12 Agosto ricordo era una di quelle giornate afose. Il luogo è una grande villa moderna ad un piano, ingresso sul giardino antistante con ampio parcheggio, tutto al sole, sul cancello aperto spicca un cartello scritto a mano “APERTO TUTTO AGOSTO”. La villa è leggermente rialzata, per cui saliamo un paio di gradini ed entriamo. Dall'idea che mi sono fatto penso che questa pizzeria-ristorante-trattoria sia a conduzione familiare, al piano terra hanno stabilito la cucina, la pizzeria e una veranda chiudibile e al piano di sopra l'abitazione vera e propria. Al di là del bancone semirotondo che funge da reception bar e banco pizza che incontro appena dentro, troviamo sulla sinistra la porta della Toilette e sulla destra si e no tre tavoli, tutti gli altri sono di fuori, in questa enorme veranda aperta sui lati ma, dai termosifoni che ho visto, chiudibilissima d'inverno. All'interno di fronte al bancone in alto troviamo un televisore LCD, anche nella veranda è presente un TV LCD molto più grande però, acceso ma per fortuna a volume spento, e sotto di esso un vecchio Juke-Box, forse alla sera spostano i tavoli e ballano, lo spazio c'è e il pavimento è di legno.
Ci sono pochi avventori, tra cui una squadra completa di bolzanini, là in fondo sulla destra, di non so che sport, due signore anziane al tavolo di fianco al nostro. La titolare arriva subito a prendere le ordinazioni, acqua frizzante e bottiglia di Lambrusco (Cantina Sociale Bazzanese), tipo grasparossa, discreto. Dato il caldo chiediamo le bottiglie fredde, arrivano fredde e con loro anche due caraffe di cubetti di ghiaccio, ottima idea.
Menù cibo e carta vini inesistenti. Poca scelta sul mangiare, e per il vino meno.
Per primo ordiniamo due tortelli con noci, passabili. Discreta quantità di tortelli, ben cotti e ben conditi. Mangiamo molto pane, è del tipo pagnotta casereccia e sembra fatto in casa, arriva caldino e va giù con piacere.
Arrivano altri avventori, una delle signore di fianco a noi si accende una sigaretta. Eppure ci sono tre bei cartelli, ben visibili, con scritto VIETATO FUMARE eccetera eccetera…. Sembra che non gli freghi niente a nessuno. Oramai saremmo in una ventina e fumano almeno in dieci….. comincio a tirare delle madonne in silenzio, non è tanto per il fatto che ho smesso di fumare e ho paura di ricaderci, neppure perché il fumo mi dà fastidio, ma perché a tavola è una cosa ignobile, copre qualsiasi sapore e odore. Anche quando avevo il vizio, non ho mai mischiato cibo e fumo, semmai solo dopo il caffè.
Ordiniamo il secondo, mia moglie ricordo solo che ha mangiato patate arrosto, lei mi conferma di non aver ordinato nessun altro piatto. Le patate non erano un gran ché, un po' sunse e un po' friabili, impastonate insomma. Io invece ho ordinato un piatto di affettato misto con crescentine.
Mentre aspetto che arrivi la mia ordinazione, l'anziana signora che fumava, prende un telecomando che ha sul tavolo e alza il volume del televisore a livello Â?casa di riposo'. Da questo momento in poi sembrava di essere a casa propria, se volevo sentire il telegiornale non andavo certo al ristorante….. Così quasi tutti si rilassano e ascoltando le storie dei morti ammazzati in Italia cominciano a fumare a più non posso, non ci sono nemmeno delle pale sulla copertura e mi stanno girando le balle.
Amen. Mi portano un piattone con i soliti affettati misti, tagliati giusti e molto buoni, poi un cestino di crescentine, che non sono le nostre tigelle, bensì gnocco fritto ma rotondo, da noi è a losanga, un rombo insomma. Molto buone, non unte, morbide, si sposavano perfettamente con i salumi, dove spiccava il prosciutto crudo. Due caffè e basta.
Usciamo, non vedo l'ora di andarmene, meglio l'aria afosa agostiniana che quella fumeria…. Mentre aspetto che il pizzaiolo-padrone venga a farmi il conto, vado in bagno. Incredibile, un bagno stupendo, pulitissimo e con ogni confort. Luce automatica che si accende appena passi la soglia e si spegne quando la ripassi al contrario, vasto antibagno con tre grandi lavandini, acqua che sgorga appena metti le mani di sotto, stesso discorso per il sapone liquido, asciugamani ad aria, WC spazioso strapulito con erogatore di salvietta copri-sedile, sistema di pulitura tazza automatico e maniglie per handicappati. Ã? in sintonia con la villa, si vede che è assai nuova, stona solo la veranda un po' grezza e forse tirata su in secondo momento per nuove esigenze.
Esco e vado a pagare, 39.80 in tutto. 13 due primi, 1.30 l'acqua, 8 il vino, 3 le patate, 6.50 gli affettati, 4 le crescentine, 1 ogni caffè e 2 due coperti.
Nel complesso non abbiamo mangiato male e neppure speso molto, con giudizio da due cappelli, però ci sono un paio di cosette che mi hanno fatto imbestialire: la tivù a volume sordità e il fumo nonostante fosse una zona segnalata. I cartelli li hanno messi lì a bella posta sicuramente per l'inverno, quando la veranda è chiusa, ma se d'estate aprono tutto, dovrebbero perlomeno togliergli, altrimenti esposti così dicono chiaramente che non si può fumare. Queste cosette negative mi portano a togliere due cappelli al mio giudizio, quindi zero.
PS: cosa carina, all'uscita ho preso un biglietto da visita, non pensavo che un locale del genere, sperduto nel buco del **** del mondo, fosse mai stato recensito, lo giro e scopro che sul retro c'è un buono da 1 euro da presentare alla cassa. Se qualcuno lo vuole glielo regalo volentieri, tanto non credo proprio che per i prossimi 50 anni mi ritorni voglia di andare a mangiare lì.
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[Slurp]
30/08/2008