Riusciamo ad andare questa sera, in quattro, al Fantino, piccolo e antico ristorante in pieno centro a Modena, discretamente riarredato e rinnovato da non molto, che già da tempo volevamo provare per la buona fama che ha conquistato, vista leggendo tanti pareri su GM.
Una ragazza, che poi ci servirà la cena, ci fa accomodare al tavolo prenotato (questo è stato il secondo tentativo, il primo fallì miseramente anche se fatto con tre giorni d'anticipo).
Il locale è praticamente diviso in due salette con alcuni tavoli per una quarantina di persone, alle pareti color pastello chiaro una discreta mescolanza di quadri, acquerelli e stampe, su ogni tavolo un lumino, tovaglia e tovaglioli in cotone, posateria discreta, due bicchieri per coperto e sedie impagliate, da vera trattoria; luci soffuse e molto morbide creano una certa atmosfera.
Il gestore viene a raccontarci il menù e prende le ordinazioni:
un'acqua gassata, un'acqua naturale e una bottiglia di Sangiovese della Cantina di Bazzano (non certo apprezzabile!),
un piatto di strigoli con speck e funghi, buoni,
un piatto di gnocchi di patate con zucca e salciccia, di insolito sapore ma validi,
[non prendiamo tortelloni burro e salvia, tortellini alla panna, al ragù o burro e olio (?) e NON CI SONO in brodo, gravissimo a Modena!!],
tigelle e prosciutto per una persona, (buone le tigelle) che chiediamo di portare assieme ai primi,
straccetti di pollo all'aceto balsamico per due, che ci portano dopo pochi minuti, e che rimandiamo indietro perché vogliamo i primi e le tigelle assieme, come già prima ordinato (in cucina devono aver fatto un po' di confusione), e che ci riporteranno dopo, assieme agli altri secondi, e che risulteranno essere piuttosto gustosi e cremosi, buoni,
un coniglio arrosto, molto buono e cotto alla perfezione, e
tre patate al forno, saporite e morbide,
non prendiamo gnocco (che sembra leggero e poco unto, sentiremo eventualmente un'altra volta) o stinco al forno o tagliata di manzo che ci vengono offerti.
Poi, alla fine del pranzo, chiudiamo con due gelati di crema con fragole e uno di crema affogato col nocino. Niente caffè.
Ci viene poi offerto dal gestore un digestivo: e prendiamo un paio di Fernet.
Chiediamo il conto: 92 euro (23 a testa), meritati per la buona esecuzione dei diversi piatti di cucina senz'altro tipica modenese, e appropriato il prezzo per praticamente tre primi, tre secondi con contorno e tre gelati. Servizio non malvagio ma c'è stato qualche disguido; valido il locale ma purtroppo, come spesso capita, quando è saturo di persone diventa troppo rumoroso.
Indeciso se valutare questa esperienza tre o quattro cappelli, come meriterebbe la cucina, lascio quattro come incoraggiamento a curare di più l'ordine delle portate, sperando la prossima volta di avere un miglior servizio.
Consigliatissimo!!
[Ronkas]
28/04/2009
Voglio farci un salto per provare di persona la sua fama, anche se, francamente leggendo la tua recensione mi aspettavo qualcosa in più.
Vedo però che confermi i miei timori: posto piccolo, sempre ben stipato = modesta confusione. E non ne sono particolare amante, almeno quando esco con la mia ragazza, visto che vorrei trovare nella cena anche un buon momento per discorrere in intimità e tranquillità.
Ma toglimi una curiosità!
Eravate in 4 ma, uno non ha mangiato nulla? O siete riusciti a cenare tutti e quattro con una porzione in meno (mi sembra che citi 3 primi, 3 secondi e via dicendo...)? No perché, se uno a questo punto avesse preso 4 porzioni di ogni cosa, se la matematica non mi truffa, il conto sarebbe lievitato a 31€ a testa... che rimane accettabilissimo, ma viene indubbiamente un conto diverso...