Avendo letto la proposta di Grog e Dj Lagra riguardante un pranzo all'Aldina, colgo al volo l'occasione, in primis per rivedere alcuni giemmini e trascorrere un po' di tempo in loro compagnia (cosa sempre piacevolissima ), in secundis per provare questo ristorante dove non sono mai stata.
So che ha cambiato gestione da poco e io non ho termini di paragone con la precedente, comunque voglio provare…
Arrivo, insieme a mio marito, davanti al portone di questo ristorante che si trova in un condominio, neanche fosse un appartamento!!! Strana locazione, ma si vede che in pieno centro storico (si trova proprio di fronte al mercato) ci sta anche questo Dicevo, arriviamo, il portone è aperto, quindi saliamo la ripida rampa di scale ed entriamo nel locale vero e proprio. L'interno è molto semplice, consiste in un salone, diviso tramite un'apertura da una sala più piccola. Complessivamente non è molto grande ma neppure piccolissimo. Due vani finestre danno sulla cucina, mentre le finestre vere e proprie danno sul mercato coperto.
L'arredamento è molto semplice, con sedie in legno scuro come gli attaccapanni appesi alle pareti, qualche mensola dove sono allineate alcune bottiglie, due simpatici orologi a parete, uno a forma di timone di una nave e uno dal quale “partono” a raggiera le posate. I tavoli sono apparecchiati altrettanto semplicemente, con tovaglie bianche, un solo bicchiere per acqua e vino purtroppo, doppia forchetta però. Su ogni tavolo c'è un cestino con alcuni panini e del gnocco.
Nel salone, subito accanto alla porta, ci aspettano Grog, Dj Lagra e la new entry Alfi, ci accomodiamo nella tavolata per otto. Poco dopo arriveranno Alessandra e Winstonparks, mentre Wanchope ci raggiungerà non prima delle 14.00.
Appena seduti, la cameriera ci chiede se vogliamo ordinare, ma visto che dobbiamo ancora aspettare Alessandra e Winstonparks chiediamo di lasciarci un po' di tempo. Dopo poco però ritorna e richiede se vogliamo ordinare, anche se le persone non sono ancora arrivate e così farà una terza volta. Sinceramente la cosa mi ha un po' seccato. Capisco che forse prevedeva di avere presto il pienone e che voleva “portarsi avanti”, ma le avevamo spiegato il motivo dell'attesa. Comunque, per non farla tornare una quarta volta, decidiamo di ordinare anche per i non presenti. Consiglierei però ai camerieri di essere meno, come dire, pressanti!
A questo punto la cameriera ci elenca a voce i primi disponibili: tagliatelle, gnocchi di patate, tortelloni, tortellini in brodo e ravioli. Noi scegliamo tutti un tris di primi: gnocchi di patate al gorgonzola, tagliatelle al ragù e tortelloni di ricotta al burro e salvia. Da bere, acqua e Lambrusco, per l'esattezza saranno tre bottiglie d'acqua e tre di vino. A proposito del Lambrusco, prima ha portato quello di Sorbara, poi Grog ha preferito cambiare e chiedere il Grasparossa; verso fine pasto si è richiesta una seconda bottiglia di Grasparossa, ma la cameriera ha portato una di Sorbara. Boh, credo sia andata così :-(
Mentre aspetto i primi, assaggio il pane: non mi è piaciuto, troppo secco per i miei gusti. Non ho assaggiato il gnocco in quanto c'erano solo due pezzettini subito spariti.
Arriva il nostro tris. Per cominciare, un piatto a testa con gnocchi e tagliatelle adagiati insieme, porzioni giuste nel senso di non troppo poche ma nemmeno troppo abbondanti. Le tagliatelle, abbastanza sottili, mi sono piaciute molto, buona la pasta e bello ricco il ragù; gli gnocchi invece mi sono piaciuti un po' meno, comunque discreti. Arriva poi un vassoio per tutti, non particolarmente abbondante, di tortelloni (Dj Lagra ha contato i singoli tortelloni per fare la giusta divisione tra noi sette, ma non gli ho chiesto il numero ). Ecco, questo piatto non mi è proprio piaciuto, non perché fossero cattivi ma semplicemente perché li ho trovati insapori. La pasta non sapeva di niente, il ripieno di ricotta era altrettanto insapore e strideva col sapore invece troppo marcato della salvia.
Terminati i primi, la cameriera ci chiede se vogliamo anche il secondo. Visto che siamo lì per “provare” la cucina, scegliamo dunque di continuare, anche se io sono già piuttosto sazia. Stavolta scegliamo piatti differenti: arrosti misti per me e Grog, bollito misto per Alfi, ossobuco con piselli (che però mancheranno, al loro posto purè) per Winstonparks, cotoletta per il Dj e trippa con fagioli per Mauro. Per Ale niente carne, ma solo un bis di contorni, patate e spinaci credo.
Anche i secondi arrivano abbastanza velocemente, nonostante nel frattempo il locale si sia riempito molto. Nota a parte: mentre prima c'erano pochi avventori, verso le 14.00 il locale si riempie tantissimo, per cui è consigliabile prenotare. Nota stonata: faceva tanto caldo a causa della “folla”, le pale appese al soffitto erano purtroppo ferme e dalle finestre aperte non arrivava aria, insomma ho sofferto un po'!
Torniamo al cibo. Il mio arrosto è normalissimo, direi senza infamia e senza lode. Dj dice che la cotoletta è altrettanto nella norma, mi sembra che non l'abbia gradita molto, ma posso aver frainteso. Mauro mi ha detto che del suo piatto i fagioli erano buoni, cucinati in umido col pomodoro; la trippa invece era decisamente insapore. Sui secondi degli altri non mi pronuncio.
Stiamo terminando il pranzo quando ci raggiunge Wanchope. Nonostante l'ora, la cameriera gentilmente lo fa ordinare ripartendo da capo, ovvero dal primo. E infatti prende un bel piatto abbondante di tagliatelle al ragù e a seguire bolliti misti con purè.
Noi invece siamo al dolce, la cameriera torna a elencare: tiramisù, zuppa inglese, crem brulè, budino di zucca, torta tipo barozzi.
Prendiamo in tre il tiramisù, che ho gradito particolarmente, avendolo trovato molto buono e fresco, torta tipo barozzi per Alfi e zuppa inglese per Mauro. Mio marito non è rimasto soddisfatto della sua zuppa: troppo densa e dura, gli sembrava fosse stata messa in frigo per molto tempo.
Per finire, caffè per sei persone, nella norma, e due grappini.
Molto gentilmente, ci hanno lasciato il tavolo a disposizione fino alle 15.30. Come dicevo, la compagnia è sempre piacevole, si chiacchiera, si scherza, si ride, così il tempo trascorre velocemente… finchè ci accorgiamo che loro devono chiudere, poverini! Chiediamo il conto, che alla fine risulta di 21 euro a testa.
Che dire: sinceramente, viste le recensioni precedenti (ovviamente parlo delle ultime, cioè di quelle sulla nuova gestione), mi aspettavo molto di più. Cucina discreta, ma non speciale, con alcuni piatti a mio avviso più riusciti (come le tagliatelle e il tiramisù) e altri per me meno buoni. Sicuramente la nuova gestione deve rivedere qualcosa, per riportare il ristorante in alto, ma credo che con un po' di impegno ce la potrà fare sicuramente! Coraggio
Buono
[golosona]
23/09/2009